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Attrice

Vivien Leigh

Vivien LeighVivien Leigh, nome d’arte di Vivian Mary Hartley (Darjeeling, 5 novembre 1913 – Londra, 7 luglio 1967), è stata un’attrice cinematografica e teatrale britannica.

Nella sua trentennale carriera fu una prolifica attrice non solo di cinema (ha di fatto recitato solo in una ventina di film), ma anche e soprattutto di teatro, ivi diretta più volte dal secondo marito Laurence Olivier, genere in cui interpretò ruoli molto differenti, che vanno dalle eroine delle commedie di Noël Coward e George Bernard Shaw, a quelle delle tragedie shakespeariane. Il suo volto sarà per sempre legato a Rossella (nell’originale Scarlett) O’Hara, la protagonista del celeberrimo film Via col vento, vincitore di ben 8 premi Oscar, oltre a due premi speciali.

Affascinata dalla lettura di Via col vento, popolare romanzo di Margaret Mitchell, nel febbraio 1938 Vivien chiese al suo agente americano di segnalarla al produttore David O. Selznick, che stava preparando una riduzione cinematografica dell’opera e che aveva organizzato un’imponente campagna pubblicitaria per trovare l’interprete adatta al ruolo della protagonista Rossella O’Hara. Il contatto fu agevole, in quanto l’agente della Leigh era anche il corrispondente londinese dell’agenzia di Myron Selznick, fratello del produttore. Myron Selznick assistette alla proiezione delle più recenti pellicole dell’attrice, Elisabetta d’Inghilterra e Un americano a Oxford, e ne rimase colpito, al punto da recuperare e visionare tutti i film inglesi in cui lei aveva recitato. Nell’agosto dello stesso anno contattò Alexander Korda, presso cui la Leigh era ancora sotto contratto, per scritturarla l’anno seguente.

Nel frattempo Olivier, forte del grande successo ottenuto negli ultimi anni in Inghilterra, e nel tentativo di sfondare anche negli Stati Uniti, partì per Hollywood dopo che il produttore Samuel Goldwyn gli propose il ruolo di Heathcliff in Cime tempestose (1939), riduzione cinematografica dell’omonimo romanzo, per la regia di William Wyler. La Leigh ricevette un’offerta per il ruolo secondario di Isabella, che però lei rifiutò, sperando di ottenere invece il ruolo della protagonista femminile Cathy, già assegnato a Merle Oberon. Il dissenso tra il produttore e il regista fece sì che l’attrice in un primo momento non seguisse Olivier in America.

La Leigh si recò poi a Los Angeles in ottobre, in apparenza solo per stare vicino al compagno. Quando Myron Selznick, che era anche agente di Laurence Olivier, la conobbe personalmente, capì che aveva tutte le caratteristiche che il fratello David stava da tempo cercando per la protagonista di Via col vento, con l’unica pecca dell’accento inglese incompatibile con il personaggio di Rossella O’Hara, un’americana del Sud. Egli condusse pertanto Vivien sul set il 10 dicembre 1938, mentre avvenivano le primissime riprese del film, ovvero l’incendio della città di Atlanta, e la presentò a David O’Selznick e al regista George Cukor. Il produttore rimase entusiasta della bellezza della Leigh, del suo temperamento e della vitalità con cui affrontò i provini. L’attrice vinse la concorrenza delle ultime tre candidate che ancora ambivano al ruolo dell’indomita Rossella, ovvero Paulette Goddard, Jean Arthur e Joan Bennett, e dopo pochi giorni ottenne la parte, iniziando a lavorare con impegno e determinazione per modificare il proprio accento inglese.

Le riprese del film furono molto lunghe ed estenuanti, soprattutto dopo che il regista George Cukor venne sostituito con Victor Fleming, con il quale sia la Leigh che la partner Olivia de Havilland ebbero frequenti discussioni, al punto che entrambe le attrici si rivolsero più volte di nascosto a Cukor, nei fine settimana o addirittura di notte, per ricevere consigli e suggerimenti sulle loro rispettive interpretazioni. La Leigh fece comunque amicizia, oltre che con la de Havilland, anche con Leslie Howard, ma litigò spesso con Clark Gable nonostante le intense scene che i due girarono insieme, al punto che Vivien fece tagliare alcune scene in cui avrebbe dovuto baciarlo. Gli intensi ritmi di lavorazione, che andavano ad aggiungersi al malcelato disprezzo di Vivien per i set cinematografici, furono causa di forte stress per l’attrice, che fu impegnata nelle riprese del film sette giorni su sette, e spesso fino a notte fonda, il che non le consentiva di vedere Olivier, il quale nel frattempo si era trasferito a New York per recitare a Broadway in una commedia accanto alla star del palcoscenico Katharine Cornell.

Per la sua memorabile e intensa interpretazione, l’attrice vinse uno dei dieci Premi Oscar ottenuti dal film, oltre ad altri riconoscimenti.

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