Vive L’Amour (愛情萬歲S, Aiqing wansui) è un film taiwanese di Tsai Ming-liang del 1994, vincitore del Leone d’oro al miglior film alla 51ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ex æquo con Prima della pioggia.
Ambientato in una Taipei contemporanea, la storia di tre solitudini parallele e divergenti, raccontata quasi senza dialoghi. La bella e non più giovane Mei-mei, un’agente immobiliare che usa una casa sfitta per i suoi fugaci incontri erotici col venditore abusivo Ah-jung, e Hsiao-kang, un venditore di loculi per urne cinerarie senza dimora, entratovi grazie al furto di una chiave. I tre vengono in contatto e forse si amano, senza però che le loro solitudini ne vengano minimamente attenuate.
Secondo film di Tsai Ming-liang (dopo I ribelli del dio neon, 1992), film che cerca di cogliere emozioni impercettibili ed indicibili, riprendendo silenzi, indugi, gesti apparentemente insignificanti, pianti di dieci minuti, rituali privati, masturbazioni.
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