Tre colori – Film blu (Trois couleurs : Bleu) è un film del 1993 diretto da Krzysztof Kieślowski; il primo della trilogia che il regista polacco ha dedicato ai tre colori della bandiera francese e, di conseguenza, al motto della rivoluzione francese, “Liberté, Égalité, Fraternité”.
Parigi. Julie, moglie del celebre compositore Patrice de Courcy, deve affrontare la morte del marito e della loro figlia di sette anni in un incidente d’auto.
Mentre è ancora ricoverata in ospedale, il suo primo pensiero è di inghiottire una intera manciata di pillole rubate dalla farmacia del reparto. Da quel momento in poi i suoi sforzi sono tutti rivolti a compiere una sorta di suicidio mentale, dissociandosi da tutte le memorie del passato e facendo tabula rasa di tutti i ricordi. Si spinge fino a distruggere il manoscritto dell’ultimo lavoro del marito, una composizione scritta per la celebrazione dell’Unione europea. Malgrado il suo desiderio di affondare nel nulla, il semplice fatto di esistere la costringe a confrontarsi con il suo passato.
Lungo la strada si occupa di Lucille, una spogliarellista che vive al piano di sotto. Alla fine collabora con Olivier, l’ultimo aiuto del marito, di cui finirà per accettare l’amore, e offre la casa all’amante del marito, che ne porta in grembo il figlio.
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