90 minuti divertenti, niente di più e niente di meno: non sempre trasferire al cinema un personaggio azzeccato del premiato comicificio zelig riesce alla perfezione e questo film, pur restando guardabile, è poco più di una serie di gag che i telespettatori hanno già visto o che possono indovinare.
Pur avendo lo spessore di un cinepattone dei Vanzina il film è comunque guardabile, una commedia degli equivoci e degli scambi trai due fratelli gemelli protagonisti del film il serio, frustrato ingegnere e il deficiente ma simpatico e divertente appassionato di musica house.
L’ingegnere è il tipico frutto di questa società: pur avendo delle capacità e la passione per quello che ha studiato riesce ad avanzare solo con le raccomandazioni e i regali del padre finanziere, finisce per caso a lavorare in una agenzia pubblicitaria di Milano facendo un lavoro che non gli piace, fidanzato con una donna che non ama. L’arrivo in città del fratello cretino è un ciclone che ribalta completamente la sua vita e, come nelle migliori commedie, dalle macerie nascerà un uomo migliore più povero ma infinitamente più felice.
La storia è tutta qui: il fratello cretino nella sua semplicità è un cuor contento, ha una sfortuna sfacciata e ne azzecca una dietro l’altra e riesce a chiarire le idee confuse del fratello.
Pur essendo un film divertente resta il dubbio se, in questo periodo, valga il prezzo del biglietto.