Quentin Jerome Tarantino è particolarmente celebre per la sua cinefilia quasi maniacale e orientata, in special modo, alla cinematografia di genere (B-movies, exploitation), fervente ammiratore del cinema italiano dei primi anni settanta (Sergio Leone, Dario Argento, Mario Bava e tutto il filone del cinema poliziottesco), Tarantino è stato definito un regista DJ per la sua capacità di riuscire a combinare stili diversi fondendoli insieme in una nuova opera.
Inizia la sua carriera come regista verso la fine degli anni ottanta, raggiungendo il successo di critica con il film di debutto Le iene. Con il successivo Pulp Fiction arriva la consacrazione, vincendo la Palma d’oro al Festival di Cannes e conquistando, oltre a sette nomination, il premio per la miglior sceneggiatura originale, condiviso con Roger Avary, ai Premi Oscar 1995.
La vendita delle sue prime opere come sceneggiatore lo mette sotto la luce dei riflettori. La sceneggiatura di le iene (Rervoir Dogs) scritta da Tarantino ed Avary viene letta dal regista Monte Hellman, che lo aiuta a trovare finanziamenti dalla Live Entertainment e ad assicurarsi la regia del film.
La pellicola viene girata in sole cinque settimane nell’estate del 1991, dopo che Tarantino è stato ammesso al workshop del Sundance Film Institute di Robert Redford, e viene poi presentata al Sundance Film Festival, a quello di Montreal e a quello di Toronto, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica.
Ne viene fuori un film originale, cinico e sanguinoso, dal quale traspare in modo evidente la cinefilia del regista, elemento che sarebbe poi diventato un suo marchio di fabbrica. Il lungo dialogo con cui si apre il film è già estremamente tarantiniano. Nel film sono già presenti alcune peculiarità del cinema di Tarantino: l’uso disinvolto della tecnica del flashback, l’ambiguità morale dei personaggi, i dialoghi dalle oscenità elaborate e dallo humour devastante, la violenza (sequenza della tortura del poliziotto in ostaggio) che però qui appare non “estetizzata” ma più realistica.
Pulp Fiction
Il successo di Le iene porta Tarantino alle attenzioni dei produttori di Hollywood: gli vengono offerti numerosi progetti, tra i quali Speed e Men in Black. Tarantino, invece, preferisce ritirarsi ad Amsterdam per lavorare alla sceneggiatura di Pulp Fiction.
Il successo della seconda pellicola è ancora più eclatante del debutto: il film si aggiudica la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1994 e alla cerimonia degli Oscar 1995 vince la statuetta per la miglior sceneggiatura originale, anche questa volta scritta insieme a Roger Avary. Pulp Fiction riceve anche la nomination a miglior film. È una rivoluzione per il cinema indipendente.
La trama di Pulp Fiction è intreccio di storie diverse ed apparentemente scollegate, rimescolate dall’autore con numerose prolessi ed analessi, simile nella brutalità al precedente. Nel cast, ricchissimo di talenti, numerose sono le grandi prove acclamate dalla critica. Viene in particolare rilanciata la carriera di John Travolta grazie alla sua interpretazione del gangster pulp Vincent Vega, anche grazie alla scena del ballo al locale Jack Rabbit Slim’s, nella quale Travolta torna a danzare sul grande schermo ad anni di distanza dai musical che lo hanno reso celebre.
Fra gli altri attori che parteciparono alla pellicola si contano Harvey Keitel, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Christopher Walken, Ving Rhames, Rosanna Arquette e Bruce Willis, oltre all’apparizione di Steve Buscemi.
Il nuovo progetto dovrebbe essere un film di guerra, Inglourious Bastards, invece il regista decide di posticipare la produzione per potersi dedicare ad un altro grande progetto, Kill Bill, “regalo di compleanno” per i 30 anni di Uma Thurman.
Le riprese iniziano nel 2002 (avrebbero dovuto iniziare un anno prima, ma la gravidanza della Thurman fa slittare il piano di lavoro), e in corso di lavorazione sforano sia nel budget, che in lunghezza. La Miramax chiede a Tarantino di accorciare il film, ma il regista si oppone e preferisce dividerlo in due “volumi”; nascono così Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2.
L’opera è stilisticamente abbagliante, e derivativa rispetto alle fonti più disparate, dai film di kung fu di Hong Kong ai telefilm, dai revenge movies ai chambara agli spaghetti-western; può essere considerato un complesso ed elaborato omaggio a tutti i suoi miti ed ispiratori.
Dopo Grindhouse Tarantino inizia a lavorare su un progetto di lunga data, intitolato Inglourious Basterds (malamente tradotto “Bastardi Senza Gloria”), sul quale aveva cominciato a lavorare nei sei anni di pausa tra Jackie Brown e Kill Bill e che inizia a girare il 17 ottobre 2008. Nel cast del film si annoverano i nomi di Brad Pitt, Mélanie Laurent, Eli Roth, Diane Kruger, e l’allora sconosciuto Christoph Waltz.
Il film viene presentato al festival di Cannes a maggio 2009 ed esce negli USA il 21 agosto dello stesso anno (in Italia e in gran parte d’Europa, invece l’uscita è scaglionata tra l’ultima settimana di agosto e le prime di ottobre), ottenendo un ottimo riscontro sotto il punto di vista degli incassi e della critica (sia ufficiale che quella del pubblico): si tratta tra l’altro del più grande successo commerciale di Tarantino, con oltre 313 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.
Il film ha ricevuto 8 nomination ai Premi Oscar 2010 (miglior film, regia, attore non protagonista, sceneggiatura originale, montaggio sonoro, montaggio, fotografia e sonoro), vincendo il premio per il miglior attore non protagonista Christoph Waltz.
Per questa pellicola, inoltre, ottiene il trionfo ai Premi IOMA 2010, vincendo ben tre IOMA personali: miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale, ai quali si aggiungono i premi al film di miglior attore non protagonista (Christoph Waltz) e miglior montaggio.
Il nuovo progetto di Quentin Tarantino è Django Unchained, uno spaghetti western che trae ispirazione da Django, il famoso film degli anni sessanta con protagonista Franco Nero.
Il film racconta la storia di Django, interpretato da Jamie Foxx, uno schiavo di colore che diventa un cacciatore di taglie sotto la guida di un altro assassino, un ex dottore ormai divenuto anziano (Christoph Waltz). Dopo aver lavorato insieme per tutto l’inverno, la coppia andrà alla ricerca della moglie dell’ormai uomo libero Django, schiava del crudele proprietario terriero Calvin Candie, (Leonardo DiCaprio). La moglie di Django, Broomhilda, ha invece il volto di Kerry Washington.
Il film è stato lanciato nelle sale americane il 25 dicembre 2012 e si è rivelato il più grande successo di sempre di Tarantino al botteghino, incassando oltre 30 milioni di dollari negli Stati Uniti solo durante il primo weekend e sfondando il tetto dei 100 milioni pochi giorni dopo l’inizio del nuovo anno.