Figlio dell’attore Nunzio Almirante, fratello degli attori Ernesto, Giacomo Almirante e del regista Mario Almirante, cugino dell’attrice del cinema muto Italia Almirante Manzini, iniziò la sua carriera sul palcoscenico a 15 anni recitando particine nella compagnia di Angelo Pezzaglia insieme alla giovane nipote di questi Paola Pezzaglia, con cui avrebbe lavorato in seguito anche nella compagnia di Dina Galli. Ottenne uno strepitoso successo con le opere pirandelliane, in particolar modo nel dramma Sei personaggi in cerca d’autore, nella sua prima rappresentazione al Teatro Valle di Roma, il 9 maggio 1921.
A partire dal 1926, con la pellicola muta La bellezza del mondo, diretta dal padre e interpretata al fianco della zia, si dedicò anche al cinema, dove poi, con l’avvento del sonoro, cominciò ad emergere in ruoli brillanti, favoriti dal suo fisico asciutto e dal suo viso segaligno, che lo resero un attore comico incisivo.
Dotato di una voce stridula e perfetta per provocare effetti ironici, fu considerato come uno dei caratteristi più bravi del suo tempo, come è dimostrato nella commedia Il presidente della Ba. Ce. Cre. Mi. di Gennaro Righelli (1933). Sempre nel 1933 è Francis Flute in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare per la regia di Max Reinhardt.
Nel 1935 è l’antiquario in Savonarola di Rino Alessi in piazza della Signoria di Firenze.
Negli anni trenta recitò spesso al fianco di Eduardo e Peppino De Filippo, Assia Noris, Vivi Gioi, Franco Coop ed Anna Magnani e si impose nell’ambiente cinematografico di una Cinecittà stretta nella produzione fascista dei film sui telefoni bianchi, dove fece amicizia con i più grandi registi italiani dell’epoca, come Carlo Ludovico Bragaglia, Mario Camerini, Mario Bonnard, Guido Brignone, Alberto Lattuada, Carmine Gallone e Mario Mattoli.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, continuò a lavorare con i grandi nomi del cinema italiano, come Delia Scala, Camillo Pilotto, Ave e Carlo Ninchi, Silvana Jachino, Totò Mignone, Alida Valli, Giuditta Rissone, Umberto Spadaro, Totò, Isa Barzizza, Galeazzo Benti, Franca Marzi e Raimondo Vianello.
L’ultimo film che interpretò fu Gli ultimi cinque minuti di Giuseppe Amato (1955), per poi ritirarsi dalle scene l’anno successivo.
Sposò nel 1928 Ebe Brigliadori. Nel 1951 fu costretto ad abbandonare l’attività per una grave forma nervosa. Due anni prima della morte fu colpito da un grave lutto, la morte del figlio Nunzio.
Era lo zio di Giorgio Almirante.