Amy Ryan è una giovane studentessa universitaria di astrofisica, fuori corso ormai di qualche anno. Fa anche la stuntwoman, girando scene pericolose per il cinema e la televisione.
Amy ha una relazione con il professor Edward Phoerum, che però è sostanzialmente basata su quotidiani messaggi sul cellulare ed eterne videochiamate su Skype, visto che l’uomo vive ad Edimburgo. I due si vedono solo a cadenza regolare di mesi, nei soggiorni trascorsi a Borgo Ventoso dove lui ha una seconda casa, o in occasione di conferenze o altri appuntamenti.
Uno dei loro appuntamenti avrebbe dovuto essere a un convegno di astrofisica nell’ateneo di Amy, ma Ed la avverte che non riuscirà ad essere presente. Amy va ugualmente al convegno, dove scopre che il professor Phoerum nel frattempo è deceduto in seguito a una lunga malattia (astrocitoma). Nonostante ciò, inspiegabilmente, continuano ad arrivarle ogni giorno i suoi messaggi. Il professore ha predisposto una rete di complici ed artifici per poter ugualmente essere presente nella vita della ragazza nonostante la sua morte, un po’ come le stelle che nonostante siano spente da tempo per noi sono ancora visibili, perché vediamo, a causa dell’enorme distanza che ci separa, la luce da loro emessa milioni di anni fa.
Questo rapporto diventerà con il tempo sempre più surreale, mettendo a dura prova la protagonista: il comportamento di Ed, infatti, potrebbe essere visto come una bellissima prova d’amore, ma potrebbe rivelarsi una oscura maledizione e il morboso attaccamento di un uomo che rifiuta di accettare la realtà.