John Carter è un film tratto dal romanzo La Principessa di Marte di Edgar Rice Burroughs, il creatore di Tarzan. Una storia che mescola avventura e fantascienza.
Non si può giudicare un film come John Carter, tratto quindi da un’opera letteraria, senza prima aver letto il romanzo. La storia di Burroughs è breve ma intensa. Sfrutta una tecnica narrativa già utilizzata da altri scrittori, come lo stesso Manzoni ne I Promessi Sposi, in cui l’autore non è l’anonimo io narrante, ma lui stesso.
In John Carter troviamo un giovane Burroughs, che partecipa alla storia. È lui a raccontarci la straordinaria vicenda accaduta a suo zio. Il film non è da meno e ha rispettato questa parte della storia.
È abbastanza raro che un film rispecchi fedelmente l’opera letteraria da cui è tratto. Si parla quasi sempre di pellicole ispirate a un romanzo, ma John Carter è invece la trasposizione cinematografica del romanzo di Burroughs.
L’unica libertà presa dal regista è la scena sulla fuga dal carcere di John Carter, assente nel romanzo, ma per il resto il film di Andrew Stanton si mantiene fedele alla storia di Burroughs.
Avventura e fantascienza, dunque. Un film per tutti, che non lascia certo il segno nel filone fantascientifico ma che si segue con piacere. Non un capolavoro, ma ben girato, con buoni effetti e la riproduzione di un mondo extraterrestre realistica e dettagliata. Le creature di Marte sono credibili, non goffe.
Una storia non certo indimenticabile, che sfrutta elementi già visti, come l’eroe bello e forte che salva la bella principessa, una ribellione in atto, popoli diversi fra loro che vivono isolati, ma che nel momento del bisogno si uniscono per il bene comune.
Non è questa una colpa del film – se di colpa vogliamo parlare – ma riflette la letteratura dell’epoca. Ricordiamo che La Principessa di Marte è stato pubblicato nel 1912, esattamente un secolo prima dell’uscita del film che gli ha reso omaggio.
1 commento
[…] film, John Carter è una storia avventurosa e densa di scene d’azione, che non manca di far sorridere a volte, […]