Alicia Christian “Jodie” Foster (Los Angeles, 19 novembre 1962) è un’attrice, regista e produttrice cinematografica statunitense, candidata quattro volte all’Oscar, di cui due vinti per Sotto accusa (1988) e Il silenzio degli innocenti (1991).
Dopo il divorzio dei genitori, la madre supporta la figlia iniziandola al mondo dello spettacolo. Debutta a soli tre anni in vari spot pubblicitari, tra cui, il più famoso, quello per la crema abbronzante Coppertone. Debutta sul piccolo schermo in vari serial televisivi, come il The Doris Day Show, dove recitava anche il fratello Buddy. Ben presto si dimostra una bambina prodigio, che già all’età di tre anni sapeva leggere, continuando ad apparire in altre serie TV. La madre, che all’epoca lavorava come produttrice, riesce ad ottenere un contratto con la Walt Disney Company. Debutta così nel 1972 al fianco di Michael Douglas nel film Due ragazzi e un leone, seguito da un altro film per ragazzi, Tom Sawyer del 1973, tratto dal romanzo di Mark Twain. Nel 1973, inoltre, recita in un episodio della serie televisiva Kung Fu al fianco di David Carradine.
Nel 1974 Martin Scorsese le offre una parte in Alice non abita più qui, dove interpreta la stravagante Audrey. Lavora nuovamente con Martin Scorsese, che le offre il ruolo di Iris, una prostituta minorenne, nel suo film del 1976 Taxi Driver, al fianco di Robert De Niro. Il ruolo della baby prostituta frutta all’attrice la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista, le fa vincere un BAFTA sempre come migliore attrice non protagonista e le regala popolarità in tutto il mondo. Durante le riprese di Taxi Driver, per volere della madre, l’allora quattordicenne Jodie è stata seguita da uno psichiatra per evitarle traumi e sostituita nelle scene più crude dalla sorella maggiore Connie.
Negli anni ottanta, frequenta il corso di laurea in letteratura inglese presso l’Università Yale. Dopo la laurea magna cum laude nel 1985 decide di dare una svolta alla sua carriera, rompe il contratto con la Disney e si dedica a ruoli più maturi. Dopo essere stata la protagonista nel film francese Il sangue degli altri di Claude Chabrol, ottiene la parte che segna la sua carriera, nel 1988 interpreta Sarah in Sotto accusa, di Jonathan Kaplan, basato sulla storia vera di una cameriera stuprata sul flipper di un bar: l’interpretazione le valse l’Oscar alla migliore attrice e altri riconoscimenti come un National Board of Review Awards, un Golden Globe e un David di Donatello.
Ma il vero ruolo che la consacra come star a livello internazionale, è quello dell’agente dell’F.B.I. Clarice Starling ne Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, dove recitò al fianco di Anthony Hopkins.
Nel 1997 è protagonista del film di fantascienza Contact. Dopo una pausa causa la nascita del primo figlio, torna sul grande schermo con Anna and the King. Nel 2001 le viene proposto di rivestire i panni di Clarice Starling in Hannibal, ma l’attrice inaspettatamente rifiuta, venendo sostituita da Julianne Moore. Preferisce recitare nel thriller di David Fincher Panic Room e in Flightplan – Mistero in volo, del regista tedesco Robert Schwentke. Nel 2004 si dimostra un’attrice pronta a sperimentare nuove esperienze, accettando un ruolo secondario nel film francese Una lunga domenica di passioni. Nel 2006 viene diretta da Spike Lee nel film Inside Man, mentre nel 2007 Neil Jordan la dirige ne Il buio nell’anima, dove interpreta una donna che si trasforma in giustiziera dopo la tragica morte del fidanzato, ottenendo la sua sesta candidatura al Golden Globe. Dopo tanti film in cui ha interpretato ruoli forti ed a volte duri, nel 2008 si dedica alla commedia per famiglie, Alla ricerca dell’isola di Nim, con Abigail Breslin e Gerard Butler. Nel 2010 torna dietro la macchina da presa per dirigere se stessa e Mel Gibson nel film Mr. Beaver, storia di un uomo che decide di comunicare attraverso un castoro di peluche che porta sempre con sé. Nel 2011 recita nel film Carnage di Roman Polanski, al fianco di Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly.