Se avete dei figli piccini e siete vostro malgrado costretti a portali al cinema in questo periodo non c’è grande scelta. Io sono tu non è un film adatto ai bambini piccoli: non mancano parolacce, battute e situazioni con pesanti allusioni sessuali ma soprattutto è una cagata pazzesca. Ci sono tutti i soliti ingredienti della commediola americana da guardare in salotto nei noiosi giorni che precedono il Natale: il buono, ingenuo e così buono che fa incazzare, la cattiva che in fondo in fondo non è poi così cattiva ma è vittima di una società e di un mondo crudele (e che ovviamente alla fine del film si ravvede). Sarà nato con le intenzioni migliori del mondo ma il film è veramente inguardabile, la trama ha dei buchi imbarazzanti anche accettando le premessi iniziali un po’ debolucce. La storia parla di quello che in realtà è un problema attuale: il furto d’identità. La protagonista è una truffatrice di professione, grassa, consumista e che vive l’esistenza degna delle peggiori cicale. Ruba l’identità al bel protagonista e lo inguaia, la polizia è impotente e lui decide di farsi giustizia da solo. Come? Crivellandola di proiettili sarebbe la risposta più ovvia e invece no: lui è buono e quindi decide di catturarla e di assicurarla alla giustizia. Sì come no…
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