Hana-bi – Fiori di fuoco (はなび Hana-bi?, lett. “Fiori di fuoco” o “Fuochi d’artificio”) è un film del regista giapponese Takeshi Kitano.
Vincitore del Leone d’oro alla 54ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, grazie all’importante premio aggiudicatosi dal film, Hana-Bi è riconosciuto come la pellicola che diede rinomanza internazionale a Takeshi Kitano.
Nishi è un ex-poliziotto dai modi bruschi e sbrigativi, vincolato a degli strozzini della yakuza a causa di un debito. Ma il suo carattere nasconde un profondo dolore: sua moglie è affetta da leucemia ed è senza speranza di cura. Intanto Horibe, un suo collega, rimane paralizzato durante un’operazione di polizia, e vede il proprio mondo crollargli addosso.
A queste due storie dolorose i protagonisti troveranno modi diversi di reagire: Horibe, dopo un tentativo di suicidio, decide di dedicarsi alla pittura; Nishi, sotto consiglio del medico, decide di trascorrere gli ultimi momenti della moglie al suo fianco. Dopo aver rapinato una banca travestendosi da poliziotto, Nishi fugge assieme alla moglie dalla città, ricercato dagli uomini della yakuza e dai suoi ex-colleghi, e con lei si suiciderà.
Nishi è un ex-poliziotto dai modi bruschi e sbrigativi, vincolato a degli strozzini della yakuza a causa di un debito. Ma il suo carattere nasconde un profondo dolore: sua moglie è affetta da leucemia ed è senza speranza di cura. Intanto Horibe, un suo collega, rimane paralizzato durante un’operazione di polizia, e vede il proprio mondo crollargli addosso.
A queste due storie dolorose i protagonisti troveranno modi diversi di reagire: Horibe, dopo un tentativo di suicidio, decide di dedicarsi alla pittura; Nishi, sotto consiglio del medico, decide di trascorrere gli ultimi momenti della moglie al suo fianco. Dopo aver rapinato una banca travestendosi da poliziotto, Nishi fugge assieme alla moglie dalla città, ricercato dagli uomini della yakuza e dai suoi ex-colleghi, e con lei si suiciderà.