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Drammatico

Eddy

Rodrigo è un giovane medico italiano che parte come volontario in un ospedale da campo in Siria, chiamato a supporto dell’emergenza mediorientale che conta un elevato numero di innocenti, vittime delle violenze della guerra.
Sofia, la sua ragazza, sul piede di partenza gli comunica di aspettare da lui un figlio, tentando di convincerlo a restare.
Davanti a un bivio tra la vita privata e quella professionale, tra il diventare padre per la prima volta e il suo delicato ruolo di responsabilità nella missione umanitaria in Siria, la determinazione di Rodrigo nel portare avanti, nonostante tutto, il suo importante quanto necessario impegno di medico d’emergenza, fa nascere tra i due un’accesa discussione che porta Sofia ad accettare a malincuore la decisione di Rodrigo a partire.
Ma una volta giunto all’ospedale da campo siriano (al confine con la Turchia), Rodrigo si rende immediatamente conto del difficile posto in cui è capitato.
Vive giornate da spettatore di scene atroci, ritrovandosi a salvare soprattutto bambini che giungono quasi ininterrottamente in condizioni critiche.
Nello scoprire una popolazione dai bambini ciechi, ovvero bimbi deturpati della vista tramite mine antiuomo, Rodrigo si scontra di persona con la leggenda dei “pappagalli verdi”, piccole mine giocattolo a forma di pappagallo sparse per tutto il territorio da cui i bambini vengono attratti per poi rimanerne vittima.
Un giorno Rodrigo, stremato dall’orrore e dalla violenza a cui si ritrova a dover assistere inerme, perde il controllo della situazione e compie un gesto istintivo che va contro i codici del regime siriano.
Da quel momento, qualcosa d’irrimediabile irrompe all’interno della storia, conducendo ciascun personaggio incontro al proprio inesorabile destino.

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