Claudette Colbert, all’anagrafe Émilie Claudette Chauchoin, detta Lily (Saint-Mandé, 13 settembre 1903 – Speightstown, 30 luglio 1996), è stata un’attrice francese naturalizzata statunitense.
È nota per aver ricoperto il ruolo di protagonista nel film di Frank Capra Accadde una notte, in coppia con Clark Gable. Vinse l’Oscar alla miglior attrice nel 1935.
Francese di nascita (i suoi genitori si trasferirono negli Stati Uniti quando lei aveva solo cinque anni), lavorò come stenografa e debuttò in teatro nei primi anni venti come scenografa. Nel 1923 realizzò la sua ambizione di diventare attrice con la commedia The Wild Westcotts di A. Morrisons. Dotata di una splendida chioma bruna, di un sorriso solare e di una naturale eleganza, venne messa sotto contratto dal produttore Al Woods e interpretò una dozzina di parti nel ruolo di protagonista, lavorando anche con Walter Huston. La sua interpretazione dello spettacolo Lou in the Barker di K. Nicholson (1927) fu il suo più grande successo.
Notata dal cinema, debuttò con Per l’amore di Mike (1927) di Frank Capra. Girò i suoi primi film a New York, recitando al fianco di attori come Maurice Chevalier, Fredric March (con cui lavorerà più volte), Adolphe Menjou, Herbert Marshall, Charles Boyer. Interprete versatile, riuscì a spaziare da ruoli di commediante maliziosa a personaggi di femme fatale come la Poppea de Il segno della croce (1932), dove fece un celebratissimo bagno nel latte d’asina, e la Cleopatra del film omonimo; in entrambe le pellicole fu diretta da Cecil B. DeMille.
Nel 1934 diventò una star grazie alla sua vivace interpretazione di una capricciosa ereditiera nella commedia Accadde una notte (1934) di Frank Capra, accanto a Clark Gable, ruolo per cui ottenne un premio Oscar alla miglior attrice. Si racconta che la Colbert, subentrata a Myrna Loy nella parte, non avrebbe partecipato alla cerimonia di premiazione degli Oscar perché si trovava in treno, dubbiosa di poter vincere il premio.
Negli anni seguenti l’attrice apparve con eguale successo nella commedia – Ritrovarsi (1942) di Preston Sturges, Io e l’uovo (1947) di Chester Erskine – e nel melodramma – Lo specchio della vita (1934) di John M. Stahl -, fino al genere noir – Donne e veleni (1948) di Douglas Sirk.
A partire dai primi anni cinquanta, dopo una acclamata interpretazione nel ruolo della prigioniera di un campo di concentramento nel dramma …e la vita continua (1950) di Jean Negulesco, l’attrice abbandonò progressivamente il cinema, per tornare con successo al teatro, come nel 1985 a Broadway, recitando al fianco di Rex Harrison nella commedia Aren’t We Wall? di Frederick Longsdale.
Restò attiva fino a pochi anni prima della sua morte, avvenuta nella sua residenza nell’isola di Barbados.