Il film è prodotto dallo Studio Ghibli per la regia di Goro Miyazaki, figlio del celebre Hayo Miyazaki, figlio d’arte o raccomandato di ferro?
Il film si lascia guardare con piacere ma è lontano dalle vette che raggiunge il cinema di Hayao, soprattutto nei suoi momenti migliori. Tecnicamente ben realizzato, con una trama interessante e non eccessivamente complessa, manca di profondità o, per meglio dire, non riesce a catturare totalmente lo spettatore.
La storia è ambientata in un regno lontano in cui uomini e draghi hanno imparato a convivere in equilibrio: agli umani la terra e il mare e ai draghi il fuoco e il cielo. Per qualche motivo questo equilibrio si rompe e i draghi iniziano l’invasione della terra, il buon re è preoccupato per la sorte del suo popolo e sta studiando cosa fare quando viene ucciso da suo figlio, il principe Arren, protagonista del film.
Arren sembra essere affetto da schizofrenia, con una personalità multipla nettamente divisa in parte buona (Dr Jekyll) e cattiva (Mr Hyde); il conflitto tra le due personalità, tra il buon principe saggio e ponderato e il guerriero sanguinario e invincibile viene sviluppato per tutto il film e si risolverà soltanto alla fine concludendosi nel più prevedibile dei modi.
Sconvolto per aver assassinato il padre Arren lascia il palazzo e inizia un lungo pellegrinaggio dove incontrerà una serie di personaggi: il mago Sparviere e la maga Tenar, l’impertinente e ingrata Therru ma il personaggio più interessante è sicuramente il cattivissimo Aracne, un mago cattivo, feroce, strisciante e ambiguo al punto che non si riesce a capire nemmeno se sia un uomo o una donna!