Robin Hood è l’ennesimo film ad avere come protagonista il leggendario arciere di Sherwood. Diretto nientemeno che da Ridley Scott e uscito nel 2010.
Russel Crowe è un anonimo arciere che combatte tra le file dell’esercito di re Riccardo. L’armata sta tornando in Inghilterra e come ultimo compito deve assaltare un castello francese, passata quella fortificazione solo la Manica separa i resti dell’armata di crociati dal ritorno a casa. E’ un semplice fantaccino ma sincero, valoroso e fortunato: re Riccardo muore durante l’assedio di quell’ultimo castello francese, Sir Locksley, incaricato di portare in Inghilterra la ferale notizia e la corona del re viene assassinato in un’imboscata e il nostro si imbatte fortunosamente nel nobile morente decidendo di prendere l’occasione al volo e di sostituirsi a lui per riuscire a tornare a casa in sicurezza.
E’ un film molto democratico, il sogno americano che trionfa: l’umile fante si dimostra migliore del nobile che va a sostituire con l’inganno dimostrando che la nobiltà è non è ereditaria ma qualcosa che si conquista con le proprie azioni.
Nonostante tutto è un film divertente, piacevole da vedere, la mano di Ridley Scott lascia il segno. Temevo il peggio ma mi sono ricreduto.
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