The Wrestler è un film del 2008 diretto da Darren Aronofsky, e interpretato da Mickey Rourke, vincitore del Leone d’Oro al 65º Festival di Venezia e candidato a 2 premi Oscar nell’81ª edizione della rassegna, e inoltre vincitore di 2 Golden Globe.
Le riprese si sono svolte dal gennaio al 18 marzo 2008. Il film è uscito negli Stati Uniti d’America il 17 dicembre 2008 ed in Italia il 6 marzo 2009.
Alla fine degli anni ottanta il wrestler professionista Robin Ramzinski, noto con il nome d’arte di Randy “The Ram” Robinson, è al culmine della carriera, dopo aver sconfitto in un match memorabile per il wrestling il suo acerrimo avversario, l’Ayatollah. Anni dopo tira avanti esibendosi per i fan del wrestling nelle palestre dei licei e nelle comunità del New Jersey. Ridotto in povertà, separato dalla moglie, allontanatosi dalla figlia Stephanie, incapace di sostenere un qualsiasi vero rapporto umano, Randy vive per il brivido dello show, per l’adrenalina del combattimento e per l’adorazione dei fan.
Dopo essere stato colto da un infarto a causa di un match di Hardcore Wrestling, molto impegnativo e violento, nel quale ha riportato ferite da macchina sparapunti, da filo spinato, da forchetta utilizzata per trafiggere e quant’altro, a Randy i medici consigliano di evitare gli sforzi eccessivi, le sostanze stupefacenti o eccitanti di cui faceva uso, gli steroidi e quindi di abbandonare per sempre i combattimenti. Lontano dal ring, Randy prova a cominciare una nuova vita: lascia a malincuore il wrestling, trova lavoro al reparto alimentari di un supermercato, tenta di riallacciare i rapporti con la figlia Stephanie che lo odia perché è stato assente e lontano da lei durante la sua infanzia e la sua crescita, e di iniziare una relazione con Cassidy, un’amica lap dancer non più giovanissima. Per un breve periodo le cose sembrano funzionare e anche Stephanie dimostra, malgrado tutto, di voler ancora bene al padre.
Purtroppo però il fallimento è dietro l’angolo. Cassidy insiste nel rifiutare i pur affettuosi tentativi di approccio con i quali Randy tenta di farla innamorare, così da offrire ad entrambi la possibilità di riscattarsi con una nuova vita: è madre di un bambino e stenta a fidarsi di Randy. Non può mettere a rischio la propria vita e quella di suo figlio.
Deluso, Randy si ubriaca, assume cocaina e si lascia andare a una notte di sesso con una ragazza conosciuta in un bar, dimenticando così un importante appuntamento che aveva fissato per una cena con la figlia proprio quella sera. Questa ennesima dimenticanza segnerà definitivamente la fine dei rapporti fra Randy e sua figlia, che ritornerà ad odiare più che mai il padre.
Il nuovo futuro che Randy sogna va così inesorabilmente in fumo, suscitando in lui enorme delusione, amarezza ed infinita tristezza. Quando nel negozio dove lavora un fan lo riconosce come il suo idolo di infanzia , lui continua a negare di essere “Randy The Ram”, pur di non farsi umiliare facendosi vedere in divisa da salumiere, improvvisamente tira un pugno alla lama di un’affettatrice ferendosi gravemente. Poi, fuori di sé, lascia il supermercato insultando i clienti allibiti e colpendo a destra e a manca gli scaffali. Non vedendo prospettive per il proprio futuro, nemmeno nel ruolo di “vecchia gloria” del wrestling, Randy decide di continuare quest’attività fino all’estremo: accetterà la rivincita contro il suo leggendario avversario, l’Ayatollah, ben consapevole delle conseguenze che porterebbe il gesto.
Nemmeno Cassidy, che lo raggiunge poco prima che salga sul ring, riesce a persuaderlo a desistere. Randy fa un discorso sul ring in cui afferma, acclamato dal pubblico, che il wrestling è tutto per lui, è la sua ragione di vita ed il ring è l’unico luogo in cui non si fa del male; afferma inoltre che i fan sono la sua famiglia e che solo loro potranno ammonirlo a non combattere più, qualora non lo ritenessero all’altezza. Alla fine del match Randy, dolorante a causa delle fitte al cuore che lo hanno “perseguitato” fin dall’inizio del combattimento, si arrampica su un palo e si prepara a lanciarsi per eseguire la sua finisher il “Ram Jam”, dilaniato dal dolore in viso e consapevole che sta vivendo il suo ultimo definitivo , momento di gloria.