Lillian Diana Gish (Springfield, 14 ottobre 1893 – New York, 27 febbraio 1993) è stata un’attrice, sceneggiatrice e regista statunitense. L’attrice Dorothy Gish era sua sorella.
Una delle star assolute del periodo d’oro del Cinema muto a Hollywood, fu la “musa” di David W. Griffith, che la rese protagonista delle sue pellicole più celebri. Lavorò anche nell’epoca del sonoro, sebbene con minore intensità che negli anni precedenti, anche perché impegnata in varie attività, come quella di attrice teatrale e produttrice alla United Artists. È stata tra le attrici più longeve di tutti i tempi, con una carriera lunga quasi 75 anni (dal 1912 col suo primo film, An Unseen Enemy, fino al 1987, con l’interpretazione in Le balene d’agosto).
Ha ricevuto, nel 1971, un Premio Oscar alla carriera. Nel 1984, venne premiata con l’American Film Institute, unica rappresentante del periodo muto del cinema. Nel 1979, ricevette il Crystal Award Women in film a Los Angeles, un premio dedicato alle donne che, attraverso l’eccellenza del loro lavoro, contribuiscono ad espandere il ruolo femminile nel mondo dello spettacolo. Nel 1987, con la pellicola Le balene d’agosto, venne premiata dalla National Board of Review Awards, come migliore attrice, ricevendo anche un premio alla carriera.
Il primo cortometraggio che interpretò da protagonista fu nel 1912 An Unseen Enemy, sempre diretta da Griffith e ancora una volta a fianco della sorella Dorothy. Con la Biograph, Lillian girò moltissimi film, sia da protagonista, sia da personaggio secondario, a fianco di altre star femminili come Blanche Sweet e Mae Marsh, perlopiù cortometraggi. Con il suo pigmalione Griffith, la Gish passerà a lavorare per altre case cinematografiche, migliorando anche la sua tecnica con i lungometraggi, regalando così interpretazioni straordinarie in film altrettanto memorabili. Griffith fece di lei una star quando la scelse per il ruolo della dimessa Elsie Stoneman nel suo kolossal Nascita di una nazione (Birth of a Nation) del 1915. Tra queste interpretazioni, va ricordata quella del personaggio simbolico della madre che culla dolcemente la Storia in Intolerance (nel 1916), della sposa distrutta dalla morte in guerra del suo neo-marito in Cuori nel mondo (Hearts of the World, 1918), della fragile adolescente brutalizzata dal padre alcoolizzato in Giglio infranto (Broken Blossom, 1919) e della madre che insieme al figlioletto cerca di superare una tempesta di neve in Agonia sui ghiacci (Way Down East, 1920). Debuttò come regista (con lo pseudonimo di Dorothy Elizabeth Carter), ruolo rarissimo per una donna all’epoca, con Remodeling Her Husband, nel 1920, ma la pellicola è andata persa. Sua sorella Dorothy, la protagonista del film, venne diretta da Lillian, su consiglio di Griffith. Lillian scrisse anche la sceneggiatura, ma sorsero dei contrasti con l’operatore di ripresa e il risultato fu insoddisfacente. L’ultimo film che girò con la Biograph fu Le due orfanelle (Orphans of the Storm), nel 1921: fu anche l’ultima pellicola che interpretò per David W. Griffith.
Nel 1922, firmò un contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer, da 800.000 dollari. Il primo film in cui lavorò per la nuova casa cinematografica fu Romola, nel 1924, in cui interpretò la protagonista. Con la MGM ebbe ruoli importanti in produzioni di grande levatura artistica, quali La bohème (La Bohème, 1926), in cui è una struggente Mimì, La lettera scarlatta (The Scarlet Letter, 1926) e Il vento (The Wind, 1928), ma lasciò la casa cinematografica dopo quest’ultimo lavoro.
Girò il suo primo film sonoro, nel 1930, sotto la produzione della United Artists: One romantic night fa da spartiacque nella carriera di Lillian, tanto che abbandonerà il cinema per tornare al teatro, anche perché il sonoro decretò il crescente successo di dive più esotiche e passionali come Greta Garbo e Marlene Dietrich.
Tornerà a lavorare per il grande schermo nel 1946, recitando in una delle sue interpretazioni più famose, ovvero in Duello al sole per il quale si aggiudicò la sua prima candidatura all’Oscar per la miglior attrice non protagonista nel 1947. Negli anni seguenti, mentre continuava la ormai affermata carriera teatrale, non disdegnò qualche piccola partecipazione cinematografica, talvolta in grandi film, come il cupo noir La morte corre sul fiume (Night of the Hunter, 1955) di Charles Laughton, in cui impersonava il ruolo di un’indomita protettrice di bambini.
Nel 1971 ricevette dopo anni di lavori e successi l’Oscar alla carriera, il quale le fu attribuito con la seguente motivazione: “Per la superlativa capacità artistica e per il particolare contributo al progresso della cinematografia”. Ricevette anche una candidatura al Golden Globe nel 1968, con il film I commedianti, come migliore attrice non protagonista. La sua ultima interpretazione cinematografica è stata nel film Le balene d’agosto (The Whales of August) di Lindsay Anderson, nel 1987, in cui, nonostante l’età avanzata (a 94 anni) fu finissima nella sua purezza espressiva, accanto a Bette Davis. Per la sua recitazione, verrà premiata con due riconoscimenti della National Board of Review Awards, con un premio alla migliore attrice e un premio alla carriera.
La sua ultima apparizione professionale fu un cameo nella registrazione di Show Boat, un musical di Jerome Kern, nel 1988. Lillian aveva la parte della vecchia signora sull’argine, nella scena finale. Le ultime parole della sua lunga carriera furono: “Buona notte, caro”.