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Regista

Steven Spielberg

Steven SpielbergSteven Allan Spielberg (Cincinnati, 18 dicembre 1946) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.

Agli inizi della carriera, Spielberg è stato un componente dei movie brats, movimento che contribuì alla nascita della New Hollywood degli anni settanta, assieme ai colleghi e amici George Lucas, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese e Brian De Palma. Ha vinto due premi Oscar come miglior regista per Schindler’s List (per il quale vince anche la statuetta di miglior film), e per Salvate il soldato Ryan. Ha inoltre ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 1993. Nel 1987 ha vinto il Premio alla memoria Irving G. Thalberg.

Nel 1968 abbandona l’università per dedicarsi alla professione di regista. Nel 1971 Spielberg, rifacendosi a un racconto di Richard Matheson, dirige il suo secondo lungometraggio, Duel, nato per la televisione, ma più tardi distribuito anche nelle sale cinematografiche in Europa, Australia e Giappone con l’aggiunta di quattro scene. Il film, sceneggiato dallo stesso Matheson è un thriller su un impianto road movie e narra dei tentativi di un incolpevole automobilista di sfuggire agli attacchi di un enorme camion impazzito guidato da uno sconosciuto conducente. Spielberg anticipa qui un altro dei suoi temi ricorrenti, l'”eroe involontario”, l’uomo comune che si trova a vivere circostanze eccezionali che affronta in modo inaspettato ed “eroico”. Il film è diventato nel tempo un cult movie più volte riproposto in home video. L’amico George Lucas racconta che, dubbioso sulle qualità del regista e la bontà del film, alla proiezione pensava di riuscire a vederne solo 10 minuti, invece rimase nella sala per tutta la durata del film, cambiando subito idea sulle doti del giovane Spielberg. La produzione diede a Steven soltanto dieci giorni di tempo per le riprese. Spielberg accettò, e alla fine lo girò in tredici giorni. Quando si presentò dal produttore per presentargli le sue scuse, si sentì rispondere di non preoccuparsi, poiché nessuno al mondo sarebbe mai stato in grado di girarlo in tredici giorni, tanto meno in dieci.

Sugarland Express rappresenta il debutto cinematografico di Spielberg. Questo, come il precedente, è un road movie che gli valse ottime critiche, e venne premiato per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes. Mediocre fu invece il successo di pubblico. Il film è un attacco ai mass-media del periodo, in linea con il generale pessimismo e la drammaticità dei film della New Hollywood. L’insuccesso di Sugarland Express spinse il regista a creare film d’evasione che avrebbero attirato un pubblico più vasto.

Successo che è arrivato grazie a Lo squalo, un thriller di ambientazione marina, basato sul romanzo di Peter Benchley. Il film, uscito il 20 giugno del 1975, vinse tre Oscar ed incassò circa 470 milioni di dollari, un record per l’epoca. L’orrore suscitato negli spettatori fu così profondo, da far registrare un effettivo calo dei bagnanti nelle località balneari. Fu il primo caso di un tale successo per un film “fuori stagione”, dato che i maggiori incassi avvengono di norma nel periodo invernale e natalizio. La realizzazione del film fu costellata da molti problemi, tali da metterne in dubbio il completamento. Come raccontano lo stesso regista e gli attori nei bonus del DVD, un ventilato sciopero degli attori costrinse ad anticipare l’inizio delle riprese. Grossi dubbi sorsero anche sulla sceneggiatura di Benchley, costringendo il regista insieme all’amico e attore Carl Gottlieb a un profondo e alquanto precipitoso rimaneggiamento. Altro problema fu il casting: Jeff Bridges e Lee Marvin non accettarono la parte, mentre Richard Dreyfuss decise di accettare solo all’ultimo momento. Anche la location per le scene degli attacchi dello squalo creò difficoltà. Spielberg rifiutò l’uso di una vasca poiché il risultato sarebbe apparso poco credibile. Decise così di girare in mare aperto a Martha’s Vineyard. Le onde del mare provocavano di continuo inquadrature mosse, con barche che comparivano inopinatamente all’orizzonte. Affondò persino la “Orca”, la barca usata dai tre “pescatori” per catturare lo squalo, e finirono in mare anche tutti i giornalieri, miracolosamente recuperati. Il problema principale però si verificò con il mancato funzionamento dello squalo meccanico, che costrinse la troupe a lunghe ed estenuanti attese. Spielberg perciò ribattezzò lo squalo “difetto speciale”. Per risolvere la situazione si decise di ridurne al minimo le apparizioni, sostituendole con momenti di attesa e suspense che paradossalmente decretarono il successo del film.

Nel 1976 Spielberg rifiutò l’offerta di Alexander Salkind di dirigere il primo film su Superman, per realizzare un suo antico progetto, il lungometraggio di fantascienza Incontri

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