White Tiger è un fil di guerra di produzione russa, molto ben curato nei particolari storici e destinato a piacere agli appassionati di film di guerra prodotti con cura. In particolare le uniformi e le armi individuali sono curate in modo quasi maniacale, per quanto riguarda i mezzi di dimensioni maggiori (i carri armati) solo gli esperti potranno notare che appaiono alcune riproduzioni e non veri mezzi della Seconda Guerra Mondiale.
La storia è molto semplice: un carrista russo nel corso di una battaglia viene ferito, il suo carro è in fiamme e lui è a terra completamente ustionato al punto che i medici in un primo momento non si accorgono neanche che è vivo. Solo per caso un’infermiera si accorge che quel corpo bruciato e fumante respira ancora, gli vengono prestati i soccorsi e dopo qualche mese di ospedale, con stupore di medici e infermieri che lo davano già per spacciato, il soldato recupera fisicamente al punto da tornare a essere abile al combattimento. I problemi sono psicologici: oltre ad aver completamente perso la memoria il soldato Ivan Naidenov (questo il nome che gli assegnano in ospedale) ha un’ossessione per quel carro armato bianco che lo ha quasi ucciso in battaglia. Vuole distruggerlo a tutti i costi, non manifesta in modo rabbioso questi suoi sentimenti ma dietro un’apparente calma si percepisce l’odio che brucia nel suo animo.
Se state cominciando a intravedere qualche possibile collegamento con la balena bianca di Melville siete sulla strada giusta: il collegamento c’è e viene più volte esplicitato nel corso del film. Ivan dimostra di essere un eccellente carrista e la distruzione del fantomatica carro armato bianco nazista bianca assume un’altissima priorità per le forze armate sovietiche dato che la sua sola apparizione getta nel panico le truppe e il morale della truppe ne risente. Preparano una trappola ma l’esito non è quello sperato. Interrogando dei prigionieri tedeschi si viene a scoprire che questo carro bianco è temuto perfino dalle forze naziste dato che non sembra appartenere a nessun corpo e non rispondere a nessuna autorità. Anche per i Tedeschi è qualcosa di misterioso che appare e scompare sul campo di battaglia e si nutre di morte e distruzione.
Nè la trama nè la caratterizzazione dei personaggi mi hanno particolarmente colpito. Resta un buon film di guerra, realizzato con mezzi e tecnologie moderne, destinato a piacere solo agli appassionati del genere.
Vedere questo film non è stata un’impresa semplice: che io sappia non ne esiste (almeno per ora) una versione italiana. Sono riuscito a vederlo in lingua originale con sottotitoli in inglese sincronizzati malissimo e il piacere della visione ne ha risentito parecchio.
2 commenti
Film strano, con un largo uso di comparse e di mezzi. Molti carri mi sembravano originali (probabilmente in russia ne hanno ancora parecchi marcianti vista l’enorme quantita’ prodotta nella WWII, ovviamente non di tutti i modelli, per esempio il Tigre che da’ il titolo al film e’ palesemente un carro contraffatto che solo vagamente assomiglia alla controparte reale.
Purtroppo dopo un inizio godibile prende una piega mistica e probabilmente non sa neppure dove andare a parare nella seconda meta’. Si dilunga in alcune sequenze che non si capisce nemmeno cosa hanno a che fare con la storia narrata.
Pero’ piacera’ agli appassionati di militaria vista l’accurata messa in scena di mezzi, uniformi ed armi.
Non vedrai MAI in Italia dei film russi !
Il regime dittatoriale italiano “democratico ” = (mafioso-cattolico-fascista) censura e vieta da sempre Film che non siano di produzione MADE IN USA !
L ” Italia è stata invasa è occupata militarmente tutta nel 1945 il regime fantoccio italiano filo USA praticamente dal 1945 sabota i film di produzione italiana e diffonde film di produzione USA o al limite UK .
Per esempio la Rai raramente ha diffuso Film comunisti made in CCCP -PRC o di altri paesi comunisti in passato !
Quando ero bambino la Rai ogni tanto faceva finta di essere imparziale e libera perciò due-4 volte al ” anno ti faceva vedere per TV qualche film Sovietico o del blocco di Varsavia oppure della Jugoslavia comunista .
Quasi sempre questi Film comunisti venivano trasmessi perché erano prodotti in collaborazione con la TV di Stato Francese o di altre TV europee .
Essendo produzioni miste non potevano essere censurate da mamma Rai .
Per esempio : l ” Oriente è Rosso era una specie di film musicale della Cina Comunista del 1964 o del 1965 che annunciava al mondo intero che la Cina Comunista non era più un paese capitalista democratico e fascista dove la gente muore di fame .
La Cina quando era un paese Capitalista era sottomessa militarmente e veniva depredata dalle potenze straniere di USA -UK -Francia -Giappone -Italia e ogni anno 4 milioni di cinesi morivano di fame ed era un paese arretrato !
So che esiste un libro mi sembra sia stato scritto da un fascista USA che descrive per filo è per segno quali erano le condizioni di vita miserabili dei cinesi poco prima dello scoppio della seconda mondiale .
In questo libro che era una vera denuncia di ciò che accadeva realmente in Cina si informava il mondo intero che ben 4 milioni di cinesi morivano letteralmente di fame !
Quando la Cina è diventata comunista nel 1949 grazie a Mao e al sistema comunista si è resa indipendente ha buttato fuori tutti gli invasori e sfruttatori stranieri e nessun cinese è più morto di fame !
Quando avevo 3 o 4 anni di età sono sicuro è certo di aver visto qualche spezzone del film l ” oriente è rosso oppure il film completo era il 1967 o il 1968 .
Ho una buona memoria per ciò che ho visto-sentito e ho memorizzato molto bene tra miei primi giorni di vita e i miei 5 anni di età poi ho iniziato a memorizzare sempre meno le cose non importanti .
Quando qualche mese fa per errore ho rivisto il film l ” oriente è rosso 10 secondi dopo che era iniziato il film mi sono ricordato di averlo visto quando ero un bambino .
Non riesco però a ricordare dove cavolo lo ho visto ?
Che rabbia non ricordare dove quando e come
P.S.
Sarà molto difficile che tu possa vedere Film che non siano Made USA !
Auguri !
Chi cerca forse trova !